Il governo non si elegge. Però...

di Luciano Iannuso

Il governo, in Italia, non si elegge. Poche storie.
La Costituzione prevede che noi alle elezioni eleggiamo il Parlamento. Non esiste parlare di governo non eletto. Il Presidente della Repubblica dà il mandato ad una persona di mettere su una squadra di governo, il quale poi chiederà la fiducia al Parlamento (eletto dai cittadini): se manca la fiducia delle Camere un governo si dimette e finisce lì.

Questo che abbiamo detto in sintesi spiega bene quello che è successo negli ultimi anni. Da Bersani che non è riuscito a fare un governo, ci siamo ritrovati Monti, e poi Letta e poi Renzi (dinastia Napolitano) e ora Gentiloni.
Diciamola così: i governi passano, ma il Parlamento eletto rimane.
E finché il Parlamento dà la fiducia ai governi, i governi sono legittimati a governare.



E' innegabile, tuttavia, che anche nel pieno rispetto della Costituzione, quello che è successo negli ultimi anni, puzza un po' di macchinoso.
Questo metodo costituzionale delle elezioni è stato voluto per garantire distinzione e continuità tra potere legislativo ed esecutivo, non per permettere che pochi capi partito decidano a tavolino da quale sedere deve essere occupata ciascuna poltrona di ministero.
C'è una differenza fondamentale tra il tecnicismo e lo spirito della legge. Soprattutto quando si fa tutto in barba alle intenzioni di voto degli elettori!

Sì, parlo proprio di intenzioni di voto! Perchè, almeno dal '94 in poi, l'elettore che si reca alle urne, se di fatto sta votando il Parlamento, nelle sue intenzioni egli guarda al candidato premier sostenuto dalla maggioranza alla quale va il suo voto. Potremmo dire così: il nostro è (nelle intenzioni!) un voto indiretto per il Presidente del Consiglio.
Ci sta un minimo d'indignazione quando all'apice del governo siede una persona che l'elettore neppure aveva minimamente considerato quando è entrato nell'urna.

Tanto varrebbe fare, simil americana, due elezioni distinte per legislativo ed esecutivo, certo con opportune (ma troppe) modifiche costituzionali. Ma questa è un'altra storia.


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Commenti

arturo ha detto…
vorrei aggiungere un altro aspetto: io ho votato il candidato pd sulla base di un programma chiaro e definito.
cosa dovrei pensare ora di questo bugiardo che, presa la mia delega, ha stravolto totalmente l'impegno preso nei miei confronti ????? Ritieni sia giustificabile il fatto che lo consideri una MERDACCIA ?!?!?!?!
Al Pireo ha detto…
Il programma è legato ad un governo. Ma noi, appunto, non eleggiamo il governo.